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il Team


Dal 2010 la struttura gestita da Team di Claudio De Carli è entrata a far parte della famiglia KTM, come team ufficiale nel mondiale motocross MX1 (ora MXGP).
Il Red Bull KTM Factory Racing, capitanato da Pit Beirer, è emanazione diretta della casa produttrice austriaca, strutturato nel team MX2 gestito da Dirk Gruebel e nel team MXGP gestito da Claudio De Carli.
Per la squadra di Claudio De Carli, onorata sin dal 2006 della partnership con Red Bull, azienda leader mondiale nel mercato degli Energy Drink, una ulteriore crescita professionale a riconoscimento del lavoro svolto in tanti anni di mondiale motocross. I piloti del team MXGP per il 2021 sono Antonio Cairoli e Jorge Prado nella categoria MXGP,  Mattia Guadagnini nella categoria MX2.

IL TEAM. La squadra corse di Claudio De Carli è nata nel 1994, quando Claudio ha interrotto l’attività agonistica personale. De Carli è stato uno dei migliori piloti privati nel Mondiale Motocross negli anni ‘80, primo italiano a vincere una manche nel Mondiale classe 500cc.Il Team De Carli ha raggiunto il suo primo titolo iridato nel 1997, con Alessio Chiodi sulla Yamaha YZ 125. Secondo nel mondiale 125 del 1999 con Claudio Federici, il Team è tornato all’alloro iridato con il giovanissimo Antonio Cairoli nel 2005 (classe MX2 – Yamaha YZ250F), con il quale aveva concluso al terzo posto il mondiale 2004. Secondo nel 2006, il bis mondiale di Cairoli è arrivato nel 2007 sempre in MX2 e con la Yamaha YZ250F. Nel 2009 l’esordio nella categoria MX1 con Antonio Cairoli e Tanel Leok è stato coronato dalla fantastica conquista del titolo (il quarto per il team guidato da De Carli) con Cairoli, e nella massima categoria (dal 2014 denominata MXGP) sono arrivati altri cinque titoli di fila (2010, 2011, 2012, 2013, 2014) sempre con Antonio Cairoli, ormai un mito della storia del motocross, al suo ottavo successo iridato. Dopo due anni dove gli infortuni hanno frenato Cairoli (2015 e 2016) il nono titolo per il siciliano (il decimo per il team) arriva nel 2017 con una stagione strepitosa.
Tra gli allori del Team di De Carli, oltre ai dieci titoli mondiali e numerosi titoli nazionali, la ‘partecipazione’ ai due titoli mondiali a squadre conquistati dall’Italia, nel 1999 con Federici e nel 2003 con Chiodi .

LA STORIA. La storia di Claudio De Carli è legata a filo doppio con la classe regina del motocross mondiale, negli anni ‘80 la 500cc. E Claudio è stato uno dei migliori rappresentanti della scuola crossistica italiana. Pilota di talento, ha conseguito ottimi risultati e ha maturato una notevole esperienza, gestendo in proprio il suo Team da privato, uno dei più efficienti nel panorama internazionale. Negli anni è emersa la sua disposizione ad aiutare e consigliare i giovani piloti, che, in tutta Italia, ne hanno fatto un punto di costante riferimento.

Nel 1995 il Team De Carli partecipa a tutto il mondiale 125 con Claudio Federici e Erik Camerlengo. Memorabile la prima gara a Castiglion del Lago: nella prima manche Federici vince e Camerlengo è terzo. Federici si aggiudica la giornata con il terzo posto nella seconda manche. Nel corso della stagione Federici incappa in un infortunio che ne pregiudica il rendimento e nella classifica finale di campionato conclude sesto. Camerlengo dodicesimo.

teamNel 1996 il Team De Carli si ripropone tra i protagonisti del mondiale 125. Federici e Camerlengo sono ormai due piloti di livello mondiale e puntano alla vittoria. Purtroppo la stagione si rivela sfortunata. Camerlengo colleziona diverse cadute nei primi gran premi e a fine anno è nono. Va anche peggio a Federici che è solo venticinquesimo, fermato dalla lussazione della spalla nella prova svizzera.

team1997. Federici cambia casacca e arriva Chicco (Alessio) Chiodi, reduce una stagione non entusiasmante nel mondiale 250. La “cura” De Carli lo rigenera e lo porta finalmente al suo primo alloro mondiale (era stato secondo nel ‘94 e ‘95). Il Team De Carli è Campione del Mondo: uno degli obiettivi di Claudio, è stato raggiunto. Ma si guarda avanti…

1998. Il Team De Carli viene affiancato dal prestigioso marchio Q8. Si riparte con i giovani nel 1998: Camerlengo e il promettente Cherubini, fresco campione italiano junior. Il primo in campionato è undicesimo e il secondo ottimo quattordicesimo.

team1999. Nel Team De Carli, ritorna Federici e i piloti sono tre, giovanissimi: Federici, Camerlengo e Cherubini. Si mettono in luce nelle difficili piste di tutto il mondo. Federici in particolare è stato in lotta per tutto il campionato per il conseguimento del titolo e solo nel finale ha dovuto accontentarsi del comunque eccellente secondo posto finale. Tale risultato lo ha inserito di diritto nella squadra nazionale partecipante al Trofeo delle Nazioni che in Brasile ha ottenuto una storica vittoria sulle più blasonate compagini del mondo.

2000. Il Team Yamaha di Claudio De Carli ha preso parte al Campionato Mondiale Motocross con due piloti: Claudio Federici e Alex Zanni.

Claudio Federici ha chiuso al 5° posto il Campionato del Mondo di motocross 2000 classe 250! L’atteso risultato è giunto al termine di un emozionante G.P. di Svizzera in cui il pilota del Team Yamaha – De Carli, disputando una gara impeccabile, è riuscito a “domare” il temutissimo Gordon Crockard ed a riprendersi proprio in extremis quel significativo quinto posto che aveva a lungo detenuto lungo l’arco della stagione iridata. Per un esordiente nella “classe regina” del motocross il bilancio 2000 di Federici e del Team Yamaha – De Carli si puo’ addirittura definire esaltante: una vittoria nel G.P. della Repubblica Slovacca, due volte terzo (nel G.P. d’Italia ed in quello conclusivo di Svizzera) e ben quattro volte quarto; tenuto conto che il pilota romano ha dovuto saltare per infortunio la prima prova del campionato, il suo quinto posto assume un valore ancora maggiore e, rivedendo il film della stagione, si puo’ addirittura affermare che, senza qualche evitabile inconveniente, il risultato avrebbe potuto essere ancora migliore. Il suo compagno di Team, Alex Zanni, nonostante qualche infortunio che ha condizionato la stagione, ha raccolto un soddisfacente quattordicesimo posto finale.

L’annata 2000 si è dimostrata poi, per il Team Yamaha – De Carli, addirittura trionfale in campo nazionale: Claudio Federici, su Yamaha YZ 250 del Team Yamaha – De Carli, è stato il vincitore dei Campionati Assoluti d’Italia 2000 cl. Open e del Trofeo Supercampione. Il venticinquenne pilota romano ha iscritto cosi’ per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro del più prestigioso campionato nazionale di motocross sulla stessa pista che lo vide nel ‘94, già su Yamaha del Team De Carli, conquistare il Campionato Italiano Junior 250. Era forse scritto nel “libro del destino” che Federici tornasse a trionfare sul circuito veneto anche se questa volta le proporzioni della sua affermazione sono ben maggiori e sono arrivate al termine di una stagione esaltante che lo ha visto 5ƒ (da esordiente) nel Campionato del Mondo cl. 250 e vice-Campione del Mondo a squadre con l’Italia.

team2001. Nel 2001 il Team Yamaha Axo di Claudio De Carli si è confermato tra i protagonisti del Campionato Mondiale classe 250. La novità della manche unica non ha modificato più di tanto i valori in campo e sempre molto elevati si sono dimostrati i contenuti tecnici di un campionato in continua crescita.

Claudio Federici ha tenuto a lungo nel corso del campionato la terza posizione ed è stato il solo, con Pichon, Crockard e Reed, a vincere un Gran Premio, quello di Roggenburg (Svizzera). Nel finale di stagione ha subito la straripante crescita di Reed e ha concluso con il quarto posto finale, risultato comunque più che positivo, considerando nel conteggio della stagione i due sfortunati ’stop’ di Genk e di Karntenring.

team2002.Il Team Yamaha Axo di Claudio De Carli nella stagione 2002 ha ulteriormente potenziato la sua struttura, ponendosi per impegno tecnico e logistico ai vertici del mondiale motocross.

Impegnato nella classe 250, sempre più classe regina, il Team affianca a Claudio Federici il bresciano Chicco Chiodi, il pilota italiano più titolato, con tre titoli mondiali, il primo dei quali conquistato nel ’97 proprio con De Carli. Una squadra fortissima, ma una sfortunata caduta nella prima gara stagionale, quella di Montevarchi valida come prima prova degli Assoluti d’Italia, toglie di scena Federici, con un infortunio al ginocchio destro che lo terrà lontano dalle competizioni praticamente per tutta la stagione.

Chicco Chiodi tiene alta la bandiera del Team portandosi subito al successo negli Assoluti d’Italia. Grande anche il suo esordio al Mondiale, con il podio, secondo posto dietro a Pichon, nella gara di Bellpuig (Spagna).

Chiodi dimostra di poter lottare con i migliori della 250 e ottiene ottimi piazzamenti, purtroppo anche lui è vittima di un episodio sfortunato. In Francia viene coinvolto in una caduta dopo il via e subisce una piccola infrazione vertebrale. Niente di grave, ma il campione bresciano perde un mese cruciale di campionato. Al suo rientro è ancora con i migliori ed in classifica finale termina decimo.

2003. Luci e ombre per il Team Yamaha De Carli nella stagione 2003. I piloti sono sempre Chiodi e Federici, ma partecipano al mondiale in due classi diverse, Chiodi nella 125 con la YZF 250 con motore quattro tempi, Federici nella 250 con la potente YZF 450. Federici torna alle gare dopo il lungo periodo d’inattività dovuto all’infortunio alla gamba destra del 2002.

Nonostante non sia ancora in perfette condizoni Claudio dimostra di poter lottare con i migliori della Motocross GP e fino alle ultime prove in classifica è nelle prime posizioni, quinto. Splendida la sua gara nella prova italiana di Montevarchi, dove ottiene la pole-position e sale sul podio, terzo alle spalle di Everts e Smets.

Purtroppo il suo ginocchio destro comincia a dar fastidio e il romano decide di sottoporsi ad intervento chirurgico, saltando così l’ultima prova. In campionato conclude ottavo.

La stagione era partita anche meglio per Chiodi, sul podio già dalla prima gara (Bellpuig), secondo, e ottimo quinto alla seconda, Walkensvaard. Chicco è in piena lotta per il titolo mondiale ma una banale caduta in allenamento gli costa la frattura del radio del braccio sinistro. Purtroppo l’infortunio pregiudica tutta la stagione del campione bresciano, che rientra in gara nella prova italiana ma tornerà in buona condizione fisica solo nel finale di campionato. Difatti proprio nell’ultima prova, in Francia, risale meritatamente sul podio, secondo alle spalle di Everts. Nella classifica finale di campionato è ottavo.

2004. La stagione 2004 resterà negli annali del Motocross per l’incredibile ‘esplosione’ di Antonio Cairoli. Fortemente voluto da Claudio De Carli per affiancarlo a Claudio Federici nella stagione 2004, il giovane messinese era nel mirino del manager romano da tempo ed arrivato a Roma per la preparazione premondiale viene seguito in ogni dettaglio da De Carli stesso. Insieme a Federici e Monni (altro giovane voluto in squadra da De Carli) gli allenamenti si susseguono anche sui terreni sabbiosi del Belgio, dove nel frattempo il Team Yamaha De Carli ha organizzato una sede estera ben strutturata.

Nel trofeo internazionale degli Assoluti d’Italia il Team Yamaha De Carli si presenta come la squadra da battere e nelle classifiche finali domina la MX2 con la vittoria di Federici e con il terzo posto di Cairoli. Bene anche nella Open con il secondo posto di Monni.

I tre piloti si dimostrano subito in grado di poter rivestire un ruolo da protagonisti nel Mondiale MX2 con le Yamaha YZF 250. Per Monni emerge qualche difficoltà in più, raramente riesce a partire bene e compromette buone prestazioni con troppa foga. In campionato raccoglie poco e termina ventiseiesimo. Nel corso della stagione Federici incontra qualche problema fisico (caviglia sinistra) che comprometterà non poco i risultati. Con tre podi al suo attivo concluderà undicesimo assoluto. Ma la rivelazione della stagione è Tony Cairoli, considerando che nelle sue precedenti esperienze di mondiale non era mai riuscito a qualificarsi. Tony dopo un inizio nella media inizia a mettre in mostra le sue qualità e la sua guida spettacolare e veloce. La sua è una crescita continua che lo porta a vincere la sua prima manche mondiale nel GP di Rep. Ceka a Loket e poi a raccogliere la storica vittoria (mai prima per un italiano) nel GP di Namur, la Montecarlo del Motocross. A fine stagione è sul podio della classifica finale: terzo.

team 2005. Dopo il terzo posto conseguito nel 2004, Tony Cairoli punta decisamente al titolo della MX2. Federici ’sale’ in MX1 ma avrà una stagione costellata di piccoli infortuni che non gli permetteranno mai di esprimersi secondo le sue possibilità. Il suo campionato si conclude con il ventiseiesimo posto finale: è il migliore degli italiani della MX1, ma questa è certo una magra consolazione…

Anche per Tony l’avventura sembra in salita con l’infortunio alla caviglia nel sabato del primo GP, Zolder, ma riesce a reagire e a raccogliere punti importanti. Nel secondo GP vince gara 1, nel terzo (Agueda, Portogallo), arriva la sua prima doppietta e la sua prima tabella rossa. E’ il preludio ad una stagione fantastica che lo incorona Campione del Mondo a Lierop, con una gara di anticipo, e nonostante un infortunio al polso destro. Per il Team Yamaha De Carli è il secondo titolo mondiale, dopo quello vinto, sempre a Lierop, con Chiodi nel 1997. I numeri del 2005 parlano chiaramente di un Cairoli imbattibile: 8 manche di qualifica vinte; 276 giri al comando della gara (secondo è Rattray con 88 giri!); 13 manche vinte su 34; 6 Gran premi vinti su 17 (Agueda, Castiglion del Lago, Uddevalla, Nismes, Loket, Gaildorf), 567 punti conquistati.

2006. Nella stagione 2006 Antonio Cairoli onora la tabella numero uno con un campionato eccellente e sempre da protagonista. Vince più di tutti in MX2 (12 manche!) ed è spesso il più veloce ma due ‘zero’ per cadute (Spagna e Bulgaria) gli costano il titolo per soli 18 punti dal francese Christophe Pourcel. Resta in lizza ver la vittoria finale fino all’ultimo minuto dell’ultima manche. Concluso il mondiale da vice-campione riesce ancora a togliersi grosse soddisfazioni: al Nazioni in Inghilterra è strepitoso dominatore della manche MX2-MX3 battendo tutti i èiù forti del mondo… a Brescia si aggiudica il titolo italiano e gli Internazionali d’Italia MX2… e infine vince il titolo Europeo Supercross con la vittoria a Milano e il terzo posto a Genova.

In questa stagione ad affiancare Cairoli arriva Matteo Bonini, giovane promessa del cross italiano. Purtroppo è bersagliato dalla sfortuna e si infortuna due volte: alla prima stagionale a Montevarchi e poco dopo il suo rientro in gara, a Loket.

team2007.
Il 2007 è stato fantastico per il Team Yamaha De Carli, con la prestigiosa conquista del terzo titolo iridato, il secondo di Antonio Cairoli, al termine di un campionato nettamente dominato (11 gran premi vinti su 14; ventuno manche vinte su ventotto). ‘Tony’ corre anche un gran premio in MX1, a Donington, e lo vince. Dopo il mondiale la stagione gare non è conclusa e Cairoli raccoglie altri due titoli per completare l’ en plein: Campionato Italiano e Campionato Europeo Supercross (tre gare vinte su cinque).

Ottimi risultati anche dai due compagni di squadra: Alessandro Lupino, esordiente, è secondo nel mondiale junior MX2 e sesto nel campionato italiano. Stravince il Trofeo MX Italia. Matteo Bonini ha qualche problema fisico nel corso della stagione ma riesce a salire sul podio finale del campionato italiano: terzo assoluto. In squadra con Lupino si aggiudica per i colori azzurri i ‘Non Olympic Games’ a Kiev, vincendo le due gare.

2008. Quella 2008 è stata una stagione di alti e bassi per il Team Yamaha De Carli. Tutto è andato al meglio in ambito nazionale, con la vittoria nel Campionato Italiano e Internazionali d’Italia MX1 con Antonio Cairoli, e il terzo posto nel campionato italiano MX2 con il diciassettenne Alessandro Lupino.

Cairoli è splendido protagonista del mondiale MX2 ed è in lotta per il titolo fino al GP del Sudafrica, a due terzi di stagione, dove per un banale inconveniente si infortuna al ginocchio della gamba sinistra, ed è costretto ad un intervento chirurgico ed a fermarsi per tre mesi. Quattro i Gran Premi vinti per Tony nel 2008: Agueda, Mantova, Mallory Park e Uddevalla.

Positiva nel mondiale la stagione di Lupino che nella combattuta MX2 riesce con maggiore continuità a raggiungere la zona punti e conclude ventitreesimo in classifica finale.

Stagione da dimenticare per Matteo Bonini, infortunatosi prima del mondiale e nel GP di Francia, partecipa praticamente solo a sei gare e conclude ventisettesimo.

2009. La stagione 2009, con l’atteso ritorno del team nella massima categoria del mondiale (allora 250cc., ora MX1), si rivelerà trionfale con la vittoria iridata di Antonio Cairoli, che sale così nell’olimpo dei primi dieci nella storia del motocross mondiale, ed è il miglior pilota italiano di sempre.
Con 9 vittorie di manche, 9 podi e quattro GP vinti (Turchia, Portogallo, Germania e Lettonia) il campione siciliano ha schiacciato gli avversari, conquistando la tabella rossa sin dal terzo Gran Premio e realizzando un’impresa storica. Per il team grandi soddisfazioni anche da Tanel Leok che si aggiudica il primo GP stagionale (Faenza) portando la squadra subito alla vittoria, all’esordio in MX1.
Da segnalare ancora per Leok la conquista del titolo italiano MX1, mentre per Lupino (MX) la stagione viene rovinata da un infortunio alla spalla che si protrae fino a costringerlo ad un intervento chirurgico a Luglio, con successivo stop per il recupero fisico. Peccato perchè il giovanissimo Alessandro ha dimostrato un ulteriore salto di qualità e nei primi cinque GP iridati aveva collezionato ben 56 punti ed era nei primi quindici della classifica provvisoria MX2.

2010. La prima stagione della squadra di Claudio De Carli all’interno della famiglia KTM non poteva terminare in modo migliore:  titolo Mondiale MX1 e titolo costruttori MX1! Per Antonio Cairoli è arrivato il suo quarto titolo individuale, in sella all’innovativa KTM SX 350 F, con quindici vittorie di manche (su 30) e 8 GP vinti.
Ottima anche la stagione di Max Nagl (KTM SX 450 F), conclusa in quarta posizione finale, nonostante un infortunio alla clavicola, con 1 GP vinto (Sevlievo), mentre Rui Goncalves (KTM SX 350 F), rientrato alle gare dopo un intervento alla spalla, si è classificato settimo.

2011. L’esordio dei ragazzi di Claudio De Carli all’interno della famiglia KTM è stato fantastico, ma nel 2011 il team è stato capace di fare quello che in molti davano impossibile: vincere ancora! Per il terzo anno consecutivo il mondiale MX1 è andato nelle mani di Tony Cairoli. Per lui cinque i titoli individuali. Cairoli, sempre in sella alla fida KTM SX 350 F, con nove vittorie di manche e 6 GP vinti ha dominato, chiudendo i giochi per il titolo con una gara d’anticipi, nonostante un inizio difficile, con un infortunio al ginocchio al primo GP, Sevlievo.
Max Nagl (KTM SX 350 F) è rimasto in lotta per il secondo posto finale fino all’ultimo GP, ma proprio a Fermo nelle qualifiche si è infortunato al polso destro ed è stato costretto a saltare le due manche domenicali, concludendo il mondiale in una comunque positiva quinta posizione finale.

2012. Difficile pensare ad un altro anno nel segno di Tony Cairoli, invece il ragazzo di Patti allunga il suo fantastico palmares con il sesto titolo mondiale, il quarto consecutivo in MX1. Stagione completamente dominata: già con 50 punti di vantaggio a metà campionato, Cairoli incappa in un doppio zero in Svezia per due episodi sfortunati, ma reagisce tirando fuori le unghie e si riprende la leadership con un’impressionante serie di sette vittorie consecutive negli ultimi sette GP stagionali, con 13 vittorie di manche su 14.
Il titolo è suo, con 98 punti di vantaggio sul secondo, ed ora è secondo nella storia dei vincitori iridati motocross di tutti i tempi, con Stefan Everts primo a dieci titoli.
Grande stagione anche di Ken DeDycker che conclude quinto assoluto con 3 podi, mentre Max Nagl, rientrato da un intervento alla schiena solo negli ultimi cinque GP, riesce a salire sul podio, secondo, in Inghilterra.


(Russia 2012 – Cairoli e DeDycker)

2013 – La stagione 2013, con la squadra MX1 formata da Antonio Cairoli e Ken De Dycker, si dimostrerà una delle più produttive per il Team De Carli. Dopo un ottimo lavoro di preparazione invernale, i piloti arrivano al mondiale in forma eccellente, e Cairoli già con in tasca il titolo assoluto degli Internazionali d’Italia. Tony sale sul podio già in Qatar, al primo GP, e vince a Si Racha (Thailandia), Valkenswaard e Trento, prendendo subito un buon margine in vetta alla classifica. Ancora una volta Cairoli domina la classifica e va ad aggiudicarsi con una stagione impeccabile il settimo titolo iridato con un GP d’anticipo, a Matterley Basin. Le vittorie di GP sono nove.
Grande annata anche per Ken De Dycker che oltre ad aggiudicarsi il titolo nazionale belga, al mondiale mette in mostra il suo potenziale salendo ben cinque volte sul podio e concludendo la stagione con un fantastico terzo posto finale: festa speciale per la squadra di Claudio De Carli che suggella il 2013 con entrambi i piloti sul podio della classifica di campionato: primo e terzo!

2014 – Nel 2014 l’MX1 diventa MXGP. Un cambiamento solo di nome, e nei fatti anche il team ufficiale KTM resta lo stesso, con Cairoli e De Dycker. Purtroppo non si comincia bene, con De Dycker che si infortuna gravemente (frattura del polso sinistro) in allenamento a Dicembre, e con Cairoli che nell’ultima prova degli Internazionali d’Italia, proprio alla vigilia del Mondiale, nella prima curva alla partenza di Montevarchi, prende un colpo al ginocchio sinistro dalla moto di un avversario e si infortuna. Si riesce ad evitare l’intervento chirurgico ma nelle prime gare iridate Cairoli deve stringere i denti. Il siciliano è comunque sul podio in Qatar e addirittura segna due doppiette nei due GP successivi: Thailandia e Brasile. La stagione 2014 di Cairoli è ancora un trionfo: ottavo titolo mondiale. E’ lui il primo pilota nella storia del motocross ad aggiudicarsi il titolo MXGP. Con nove GP vinti (Si Racha, Beto Carrero, Sevlievo, Valkenswaard, Matterley Basin, Maggiora, Uddevalla, Hyvinkaa e Lommel) vince il mondiale con un GP d’anticipo e arriva a quota 72 nel totale delle vittorie. Per De Dycker la stagione è compromessa dall’infortunio: rientra solo nel sesto GP ma il polso gli dà problemi nella guida. Il gigante belga riesce comunque a sorprendere tutti nel GP di Lommel, dove è secondo sul podio al fianco di Cairoli sotto una bufera memorabile.

2015- La stagione 2015 si è rivelata davvero sfortunata, con tutti e tre i piloti che sono incappati in infortuni nel corso dell’anno. L’inglese Tommy Searle, nuovo arrivato, dopo un buon inverno di preparazione col KTM SX 350 F è sembrato pronto ad un’ottima stagione ma dopo promettenti prestazioni negli Internazionali d’Italia di Febbraio, conclusi al secondo posto della categoria Elite, si è infortunato già nel primo GP in Qatar e nel corso del campionato ha avuto altri problemi fisici, conseguenti a cadute, e in pratica ha corso solo undici manche su trentasei, concludendo in classifica finale in ventiquattresima posizione. Annata da dimenticare anche per Cairoli e De Dycker: il campione siciliano dopo aver vinto gli Internazionali d’Italia (classe Elite e MX1) ha iniziato bene il mondiale ed è stato in lotta per il titolo fino al GP d’Italia a Maggiora dove, dopo aver conquistato la pole al sabato, è incappato in una caduta nel primo giro di gara uno (era in testa alla corsa) ed ha riportato un infortunio al braccio sinistro. Tony ha comunque cercato di restare in lizza per il titolo ed ha corso, infortunato, altri tre GP, finché un controllo medico al braccio lo ha costretto a fermarsi. Per lui settimo posto finale e due GP vinti (Spagna e Inghilterra). De Dycker, ancora non a posto in seguito all’infortunio dell’anno prima ha provato a riprendere condizione ma è anche lui incorso in cadute e ulteriori infortuni, l’ultimo alla spalla in Germania: diciassettesimo posto finale con sole sedici manche portate a termine.

2016 – Per il 2016 il team MXGP è composto da Antonio Cairoli e dal nuovo arrivato Glenn Coldenhoff (olandese di venticinque anni) entrambi in sella alla nuova KTM SX450-F. Purtroppo Cairoli in fase di preparazione invernale, in Sardegna, in una brutta caduta riporta lo schiacciamento di un nervo nella zona cervicale. L’infortunio compromette la preparazione del siciliano, che comunque riesce nelle prime due trasferte iridate a rientrare nei primi cinque della MXGP. Nel terzo GP  (Valkenswaard) già sfiora la vittoria di manche, che arriva nel GP successivo in Argentina, con il secondo gradino del podio ad un solo punto dal primo. La vittoria di GP arriva a Teutschenthal, subito nel GP successivo ad Arco di Trento, e poi in Svizzera. Con tre vittorie di GP e otto podi Cairoli nonostante un infortunio ad una mano a Matterley Basin conclude la stagione (dove ha corso due GP in sella alla 350 cc.) con la seconda posizione finale, soprattutto restando fino agli ultimi GP l’unico in lotta per il titolo con lo sloveno Tim Gajser. Cairoli si è aggiudicato l’holeshot award del 2016 e a mondiale concluso, nella storica edizione del Motocross delle Nazioni di Maggiora ha vinto l’individuale della categoria MXGP, anche se la squadra italiana si è classificata solo quinta.
Buona anche la stagione d’esordio col KTM 450 di Glenn Coldenhoff, che per la prima parte di campionato ha sofferto un po’  a prendere il ritmo migliore, ma poi è cresciuto anche nei risultati riuscendo a piazzarsi agevolmente nella top-ten finale, settimo. Per lui anche un podio (terzo posto) nel GP di Assen.
Team 2016 (sopra)

2017 – Nel 2017 è confermata la squadra MXGP con Cairoli e Coldenhoff. Il siciliano si dimostra subito pronto ad una stagione da protagonista vincendo negli Internazionali d’Italia sia la classifica MX1 che la Elite.
Al primo GP, in Qatar, sfodera una splendida doppietta che prelude ad una campionato esaltante. In lotta con Gajser fino al sesto GP, Cairoli ha poi preso il largo andando a raccogliere il suo nono titolo iridato, il settimo nella massima categoria, con sei vittorie di GP. L’olandese Coldenhoff è decimo in classifica finale MXGP. Per il team De Carli il 2017 è l’anno del decimo titolo iridato!

Team 2017 (sopra)

2018 – Nel 2018, confermato Cairoli nella MXGP, la squadra capitanata da Claudio De Carli torna anche nella categoria MX2, con il giovanissimo spagnolo Jorge Prado, già pilota KTM e settimo in classifica finale del campionato mondiale 2017.
Prado si traferisce in Italia vicino alla sede del team e svolge un’ottima preparazione invernale, anche se proprio alla vigilia delle prime gare internazionali per una banale scivolata riporta una piccola ma fastidiosa lesione al gomito destro ed è costretto ad operarsi.
Cairoli nel frattempo è già in ottima condizione e domina le tre prove degli Internazionali d’ Italia, vincendo le categorie MX1 e Elite a punteggio pieno. Anche al Mondiale è prontissimo, ma trova subito un avversario molto difficile, il giovane olandese Herlings (KTM). Cairoli al terzo GP (Spagna) prende la tabella rossa, ma poi la marcia di Herlings diventa impressionante, nonostante l’assenza al GP di Ottobiano per un infortunio. Cairoli è costretto ad una comunque strepitosa seconda posizione finale: i due ufficiali KTM lasciano agli altri solo una manche sulle quaranta disputate!
Nella MX2 Jorge Prado si presenta all’inizio del mondiale già in buone condizioni e si dimostra subito ‘cresciuto’ notevolmente. La sua preparazione si fa valere nel corso della stagione, e dopo un gran duello con il forte lettone Pauls Jonass (KTM), campione in carica, Jorge riesce a spuntarla conquistando il suo primo titolo iridato. Dodici le sue vittorie di GP, su venti. Undici i titoli mondiali per il team guidato da Claudio De Carli. La festa a Imola, ultimo GP, resta indimenticabile.

Team 2018 (sopra)

2019 – Per il 2019 è confermata la squadra 2018, con Cairoli nella MXGP e Prado nella MX2, detentore del titolo. Lo spagnolo e la sua KTM 250 SX-F si dimostrano subito imbattibili, e Jorge va a raccogliere il secondo titolo consecutivo MX2 con un dominio impressionante: dopo 17 Gran Premi e 34 manche (aveva saltato il GP di Gran Bretagna per un problema fisico) ha conquistato 16 primi posti (13 con doppia vittoria) e 31 vittorie di manche, completando la stagione con un vantaggio di 113 punti sul secondo, Thomas Kjer Olsen (Husqvarna). Quattordici le vittorie di Prado in qualifica, e per lui anche l’holeshot award.
Per la squadra capitanata da Claudio De Carli la vittoria di Prado porta a 12 i titoli mondiali vinti, un primato assoluto: il team De Carli è il team che vanta più titoli iridati nella storia del Campionato Mondiale Motocross.
Nella categoria MXGP, Antonio Cairoli dimostra in pista tutta la sua velocità e la sua esperienza, e quasi fino a metà stagione è il leader del campionato con quattro vittorie di GP e sei podi nei primi sei GP. Poi in una caduta nella seconda manche di Kegums riporta la lussazione della spalla destra e la sua stagione si conclude con l’intervento chirugico alla spalla. Con soli 9 GP disputati su 18 Tony e la sua KTM 450 SX-F possono consolarsi con l’Holeshot Awards MXGP.

team 2019 (sopra)

2020 – Nel 2020 il giovane Jorge Prado passa nella massima categoria, la MXGP, ad affiancare Antonio Cairoli. Per lo spagnolo l’adattamento al 450 passa purtroppo attraverso un grave infortunio (rottura del femore gamba sinistra) avvenuto a metà Dicembre 2019. Dopo solo due mesi è comunque al via del primo GP, a Matterley Basin, e riesce addirittura a rientrare nella top ten di GP, decimo.   Nono a Valkenswaard, con un quarto posto in gara due, al rientro dopo il lockdown, nonostante un infortunio alla spalla, è subito protagonista ed è sempre in lotta nelle posizioni di vertice. Raccoglie otto podi e tre vittorie di GP e a tre quarti di stagione risale fino al terzo posto in campionato, ma è costretto a saltare gli ultimi quattro GP per positività al Covid-19 e in classifica finale chiude sesto, miglior esordiente della categoria.
Reduce dall’infortunio alla spalla del 2019,e  conseguente intervento chirurgico, Antonio Cairoli sorprende tutti e si confermaancora protagonista della categoria. Con sette podi e tre vittorie di GP resta in lotta per il titolo fino al penultimo GP, nonostante un ginocchio che con i molti GP ravvicinati non gli permette di guidare al meglio. Chiude comunque sul podio finale di campionato, terzo, raggiungendo numeri in carriera impressionanti: quattordicesimo podio stagionale su 17 stagioni disputate: nove titoli di Campione del Mondo (2005-2007-2009-2010-2011-2012-2013-2014-2017), tre secondi posti (2006-2016-2018) e due terzi posti (2004-2020). In tutte le sue 17 stagioni consecutive di mondile Tony ha ottenuto almeno una vittoria di GP. Nella stagione 2020 il team Red Bull KTM Factory Racing MXGP, gestito dal manager Claudio De Carli, è la squadra che ha ottenuto più vittorie di GP (6) e più podi (15).
Team 2020 (sopra)

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team 2016 (sopra)

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team 2013 (sopra)

team 2012 (sopra)

team 2011 (sopra)

Team 2009 (da sx. Lupino, Cairoli, Leok)

Il Team 2007 (foto sopra) – Il Team 2006 (sotto)

Il Team 2005 (sotto)

Il Team 2004 (sotto)

I piloti 2003 (sotto)